Gli operatori di giochi d'azzardo nelle Filippine devono espellere i loro lavoratori entro i prossimi 60 giorni, secondo le nuove norme
Il governo filippino ha implementato un divieto per gli Operatori di Giochi in Rete Offshore (POGOs) a luglio 2024, a seguito dell'annuncio del Presidente Ferdinand Marcos Jr. Il divieto colpisce principalmente i dipendenti cinesi dei POGOs, che devono lasciare il paese entro la fine del 2024.
Mentre ci si avvicina alla metà del 2025, oltre 9.000 ex dipendenti POGO rimangono nel paese, secondo la Commissione Anti-Crimine Organizzato del Presidente (PAOCC). Il governo, inclusi l'Ufficio Immigrazione e altre agenzie di legge e ordine, sta lavorando sui piani di espulsione in coordinamento con l'Ambasciata cinese per facilitare l'autoespulsione o il rimpatrio dei lavoratori cinesi non documentati.
Tuttavia, sono emersi problemi, come procedure di espulsione improprie, che hanno portato alcuni lavoratori stranieri a trasferirsi in altri paesi o a riorganizzarsi in piccole operazioni truffaldine. Le autorità continuano a condurre raid ed azioni di enforcement contro tali attività illegali collegate al vecchio scenario POGO.
Il Ministro del Lavoro filippino, Bienvenido Laguesma, ha dichiarato che il suo dipartimento si prenderà cura dei dipendenti filippini dei POGO, cercando di trovare nuovi lavori per i dipendenti licenziati, tenendo conto delle loro competenze. L'Ufficio Immigrazione filippino ha una lista di persone che lavorano per i POGOs, sulla base della quale le domande di visto dei dipendenti POGO saranno automaticamente rifiutate.
Non è stato annunciato come saranno gestiti i lavoratori cinesi espulsi dei POGO e se saranno puniti nel loro paese d'origine. L'Ambasciata cinese continuerà a collaborare strettamente con le Filippine in materia di legge e ordine per proteggere la sicurezza di entrambi i popoli.
L'Ambasciata cinese accoglie con favore il divieto pianificato dei POGOs e si impegnerà severamente nei confronti dei cittadini cinesi coinvolti in aziende di gioco straniere. Si prevede che circa 20.000 lavoratori stranieri, per lo più cittadini cinesi, lasceranno il paese a settembre.
La decisione di bandire i POGOs riflette gli interessi comuni dei popoli di entrambi i paesi, poiché il gioco d'azzardo è proibito in Cina e i POGOs offrono giochi d'azzardo dalle Filippine, rivolti ai giocatori cinesi. Il Presidente filippino, Ferdinand Marcos Jr., ha annunciato che i titolari di licenze hanno un termine di 59 giorni a partire dal 26 luglio per chiudere le loro operazioni e lasciare il paese.
Ciò indica uno sforzo concertato, sebbene complesso, del governo per gestire l'uscita dei lavoratori cinesi dei POGO dalle Filippine a seguito del divieto del mercato dei giochi offshore. Gli sforzi mirano a garantire la partenza ordinata dei lavoratori, mentre si affrontano le sfide poste dal divieto, come le attività illegali e il possibile trasferimento dei lavoratori.
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