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Gli Emirati Arabi Uniti avvertono che l'annessione della Cisgiordania da parte di Israele potrebbe superare una soglia critica, potenzialmente ostacolando le iniziative di integrazione regionale

L fratelli arabi hanno dichiarato che l'annessione israeliana di qualsiasi territorio della Cisgiordania sarebbe un ostacolo considerevole che fermerebbe il progresso verso l'unità regionale.

Nazione del Medio Oriente, gli Emirati Arabi Uniti (EAU), emette un avvertimento a Israele riguardo...
Nazione del Medio Oriente, gli Emirati Arabi Uniti (EAU), emette un avvertimento a Israele riguardo la sua pianificata annessione della Cisgiordania, affermando che tale azione supererebbe un limite critico, potenzialmente mandando all'aria gli sforzi di integrazione regionale.

Gli Emirati Arabi Uniti avvertono che l'annessione della Cisgiordania da parte di Israele potrebbe superare una soglia critica, potenzialmente ostacolando le iniziative di integrazione regionale

Gli Emirati Arabi Uniti (EAU) hanno emesso un severo avvertimento a Israele, affermando che qualsiasi annessione di parti della Cisgiordania occupata sarebbe una "linea rossa" e potrebbe potenzialmente mandare all'aria gli sforzi di integrazione regionale. Questa dura condanna rappresenta la più significativa critica che gli EAU hanno rivolto a Israele dalla guerra di Gaza.

Lana Nusseibeh, assistente ministro per gli Affari Politici del ministero degli Esteri degli EAU, ha fatto questa dichiarazione durante una recente discussione. Le preoccupazioni degli EAU ruotano attorno ai possibili movimenti unilaterali che potrebbero minare gli sforzi di pace nella regione.

Il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha spinto per espandere gli Accordi di Abramo, un accordo di pace con diversi paesi arabi, in particolare l'Arabia Saudita. Tuttavia, l'avvertimento degli EAU suggerisce che una tale annessione potrebbe mettere a rischio questi sforzi.

I progetti di annessione di parti della Cisgiordania, in particolare la Valle del Giordano, sono stati oggetto di discussione nel governo israeliano. Questo movimento potrebbe avere un impatto significativo sui circa 3 milioni di palestinesi che vivono nella Cisgiordania, che, insieme a Gerusalemme Est occupata e Gaza, aspirano a uno stato futuro.

Nel 2020, gli EAU sono diventati il primo paese arabo in 26 anni a normalizzare le relazioni con Israele nell'ambito degli Accordi di Abramo. Tuttavia, gli EAU hanno subordinato questa normalizzazione alla sospensione dei piani di annessione di parti della Cisgiordania, incorniciandola come un traguardo per gli sforzi di Abu Dhabi verso lo stato palestinese.

Le aspirazioni dei palestinesi per uno stato indipendente hanno ricevuto anche il sostegno della Francia, dell'Australia, del Canada, del Portogallo, del Regno Unito e di altri paesi occidentali, che hanno annunciato piani per riconoscere lo stato palestinese all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite questo mese.

Israele ha conquistato la Cisgiordania dalla Giordania nella guerra del 1967 e ha iniziato a stabilire insediamenti ebraici lì poco dopo. Il ministro delle Finanze israeliano Bezalel Smotrich ha fatto commenti che suggeriscono che l'anneessione di parti della Cisgiordania potrebbe "seppellire l'idea di uno stato palestinese".

In risposta, Lana Nusseibeh ha invitato il governo israeliano a sospendere i piani di annessione, affermando che gli estremisti non dovrebbero dettare la direzione della regione. Ha anche sottolineato che sin dall'inizio gli EAU hanno visto gli Accordi di Abramo come un mezzo per continuare a sostenere il popolo palestinese e la loro legittima aspirazione a uno stato indipendente.

Mentre si avvicina il quinto anniversario degli Accordi di Abramo, l'avvertimento degli EAU serve come promemoria del delicato equilibrio che deve essere mantenuto nella regione. La foto

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