Salta al contenuto

Gli elementi radicali che ignorano palesemente l'IPCC rappresentano una minaccia significativa.

L'incursione militare della Russia in Ucraina è avvenuta simultaneamente alla presentazione di due rapporti completi del Panel Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici (IPCC) che dettagliano le conseguenze pericolose del cambiamento climatico.

Gli elementi radicali che ignorano le scoperte dell'IPCC rappresentano il maggior rischio
Gli elementi radicali che ignorano le scoperte dell'IPCC rappresentano il maggior rischio

Gli elementi radicali che ignorano palesemente l'IPCC rappresentano una minaccia significativa.

Il Panel Intergovernativo sul Cambiamento Climatico (IPCC) ha pubblicato due importanti valutazioni all'inizio del 2022, incentrate sulle misure di adattamento e sui percorsi per evitare il riscaldamento globale a metà secolo. Queste pubblicazioni segnano gli ultimi grandi cicli di scienza del clima previsti per essere pubblicati in questo decennio cruciale prima del 2030.

Il rapporto dell'IPCC di aprile afferma che disponiamo già di numerosi strumenti per ridurre le emissioni e sostituire i combustibili fossili, tra cui un'ampia, immediata e diffusa implementazione di energia eolica e solare. I costi dell'energia solare, eolica e delle batterie al litio sono diminuiti del 85% dal 2012, rendendo queste fonti rinnovabili sempre più economiche.

In gran parte del mondo, l'energia solare è più economica dell'elettricità prodotta dai combustibili fossili, e l'energia eolica da terra è altrettanto economica in un numero crescente di mercati. La necessità di smettere di bruciare carbone e dipendere dai combustibili fossili non è mai stata più urgente, alla luce dell'orrore in corso in Ucraina.

La vendita di carbone, petrolio e gas fossile russi continua a finanziare la macchina da guerra di Putin nonostante l'indignazione globale per la guerra in Ucraina. I risultati dell'IPCC mostrano che molte delle soluzioni sia al cambiamento climatico che all'arresto della macchina da guerra di Putin sono le stesse: porre fine alla nostra dipendenza dai combustibili fossili.

Le prove scientifiche ed economiche sono chiaramente schiaccianti: porre fine alla nostra dipendenza dai combustibili fossili non è più una questione di tecnologia, economia o necessità, ma semplicemente una questione di volontà politica. L'IPCC avverte che qualsiasi ulteriore ritardo ci farà perdere la breve finestra che abbiamo per garantire un futuro vivibile e sostenibile per tutti.

Il Segretario Generale delle Nazioni Unite António Guterres afferma che i paesi che aumentano la produzione di combustibili fossili sono i veri radicali pericolosi. Dr. Svitlana Krakovska, a capo della delegazione dell'IPCC dell'Ucraina, condivide questo sentimento, affermando che il cambiamento climatico di origine umana e la guerra in Ucraina hanno connessioni dirette e le stesse radici: i combustibili fossili e la dipendenza dell'umanità da essi.

L'IPCC raccomanda la chiusura di quasi tutte le centrali elettriche a carbone in tutto il mondo entro il 2040 per evitare riscaldamento pericoloso, siccità diffuse, incendi e potenziale collasso agrario. Per i paesi europei e dell'OCSE, l'IPCC suggerisce che la dismissione di tutte le centrali elettriche a carbone debba essere effettuata non oltre il 2030.

L'energia eolica e solare sono ora le fonti di elettricità in più rapida crescita, generando un record del 10% dell'elettricità globale e più che raddoppiando la loro quota globale dal momento in cui l' Accordo di Parigi è stato firmato nel 2015. Il Rapporto di Synthesi dell'IPCC è previsto per la pubblicazione all'inizio del prossimo anno, fornendo una panoramica completa della crisi climatica e delle potenziali soluzioni.

I paesi che aumentano la produzione di combustibili fossili, peggiorando così la crisi climatica e il conflitto in Ucraina, sono principalmente la Cina, gli Stati Uniti, l'India e la Russia, con la Russia che è anche centrale nel conflitto ucraino. D'altra parte, l'Unione Europea, guidata da paesi come la Germania, si sta concentrando di più sulle energie rinnovabili e la riduzione delle emissioni.

I risultati dell'IPCC indicano che abbiamo una molteplicità di percorsi relativamente sicuri per evitare il caos climatico, il collasso agrario e una serie di altri orrori se cambiamo rotta ora. Despite mega-fires, mega droughts, mega catastrophes, and the fear of global war, the science says we are not doomed. The IPCC emphasizes that immediate and deep emissions reductions across all sectors are necessary to limit global warming to 1.5C.

Leggi anche:

Più recente