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Gli americani stanno valutando la possibilità di vendere i loro immobili a causa della presidenza di Trump.

L'influenza del governo americano alimenta l'aspettativa espressa, secondo un sondaggio.

Gli americani affrontano la potenziale perdita di vendite immobiliari a causa dell'interesse dei...
Gli americani affrontano la potenziale perdita di vendite immobiliari a causa dell'interesse dei proprietari immobiliari canadesi nel liberarsi della proprietà negli Stati Uniti, alimentata dalle sentimenti politici contro Trump.

Gli americani stanno valutando la possibilità di vendere i loro immobili a causa della presidenza di Trump.

In tempi recenti, il mercato immobiliare canadese ha registrato un inaspettato aumento di interesse da parte degli investitori americani, come indicato da un significativo aumento del traffico sul sito della società immobiliare canadese Royal LePage. Questa tendenza, secondo Royal LePage, suggerisce una crescente fiducia nel mercato immobiliare canadese.

Durante la settimana delle elezioni presidenziali di novembre 2020, il sito di Royal LePage ha registrato un aumento del 70% del traffico dagli Stati Uniti rispetto all'anno precedente. Questa tendenza è continuata nel giugno 2025, con un aumento del 116% del traffico dagli Stati Uniti a causa delle proteste contro gli arresti della polizia federale dell'immigrazione a Los Angeles.

Il movimento "Compra Canadese", una risposta alla guerra commerciale tra Canada e Stati Uniti, ha anche contribuito a questo cambiamento. Il movimento ha guadagnato slancio dal suo inizio, portando alcuni canadesi a esplorare opportunità di investimento nel mercato immobiliare canadese.

Un sondaggio condotto da Royal LePage e Burson, con 2.500 adulti canadesi intervistati tra il 4 e il 9 agosto, ha rivelato che il 35% dei rispondenti che possiedono proprietà negli Stati Uniti sta considerando la vendita a causa delle politiche del governo americano attuale. Un canadese su cinque che attualmente possiede proprietà negli Stati Uniti ha espresso il desiderio di venderle per motivi personali o finanziari, o a causa delle condizioni meteorologiche estreme come uragani, inondazioni o incendi boschivi.

L'impatto di queste vendite sarebbe principalmente avvertito negli stati in cui i canadesi soggiornano di più, come la Florida, la California o l'Arizona. Il numero di soggiorni dei canadesi negli Stati Uniti è diminuito dal febbraio dell'anno scorso, ulteriormente indicando un cambiamento nelle preferenze di investimento.

In modo interessante, più della metà dei canadesi che possiedono proprietà negli Stati Uniti sta considerando la vendita entro l'anno successivo. Tuttavia, i risultati delle ricerche non identificano specificamente le persone negli Stati Uniti che hanno recentemente acquistato immobili e ora stanno considerando la vendita per investire nel mercato immobiliare canadese.

Questa tendenza, pur essendo significativa, non sembra essere un nuovo sviluppo. Dal 2019, circa 10.000 proprietà americane vengono acquistate dai canadesi ogni anno. Prima della pandemia di COVID-19, questo numero poteva raggiungere anche i 40.000.

In risposta alle minacce di dazi, i canadesi hanno reagito rapidamente istituendo un boicottaggio dei prodotti americani che ha influenzato vari settori dell'economia. Questo boicottaggio, insieme all'aumento di interesse per il mercato immobiliare canadese, suggerisce un crescente

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