Salta al contenuto

Gas del Mar Nero ora in circolazione: rapida espansione della produzione di energia solare in Romania

Gas fossile del Mar Nero viene ora rilasciato a causa di adeguamenti nelle leggi fiscali, con il potenziale per scaricare circa 200 miliardi di metri cubi di metano, pericoloso per il clima.

L'energia del Mar Nero ora scorre: crescita rapida dei produttori di energia solare in Romania...
L'energia del Mar Nero ora scorre: crescita rapida dei produttori di energia solare in Romania spinge la produzione di gas

Gas del Mar Nero ora in circolazione: rapida espansione della produzione di energia solare in Romania

Romania sta compiendo passi significativi nel suo percorso di transizione energetica, con l'avvio recente dell'estrazione di gas naturale dal Mar Nero. Questo sviluppo, iniziato il 15 giugno da Black Sea Oil & Gas (BSOG), è previsto che porti a una serie di cambiamenti nel panorama energetico del paese.

Si stima che tra 170 e 200 miliardi di metri cubi di gas giacciano sotto il Mar Nero. Questa vasta riserva verrà trasportata attraverso un gasdotto sottomarino di 126 km fino a una stazione di trattamento terrestre, aprendo la strada per il potenziale di Romania come esportatore netto di gas.

Ioana Ciuta, presidente di Bankwatch Romania, ha accolto questa come un'importante pietra miliare, evidenziando la sua importanza nella transizione energetica della Romania. Tuttavia, alcuni studi suggeriscono che il gas verrà utilizzato a livello domestico, il che potrebbe ancora contribuire significativamente alle esigenze energetiche del paese.

La scoperta di questo ricco giacimento di gas non è l'unica in Romania. OMV Petrom e Romgaz, proprietà dello stato, possiedono un giacimento potenzialmente molto più ricco, stimato tra 42 e 82 miliardi di metri cubi.

I recenti cambiamenti legislativi in Romania hanno incoraggiato l'estrazione di gas fossile dal Mar Nero. Questo cambiamento arriva in un momento in cui l'Unione Europea sta cercando di ridurre la sua dipendenza dal gas russo e la Romania punta a capitalizzare questa opportunità per diventare un esportatore di gas.

BSOG pianifica di estrarre 500 milioni di metri cubi di gas quest'anno e un miliardo di metri cubi per i prossimi tre anni. Questo aumento della produzione è previsto che coincida con la chiusura di diverse centrali elettriche a carbone e l'entrata in servizio di nuove centrali elettriche a gas finanziate dall'UE.

Il cambiamento legislativo ha portato a un aumento dell'800% del numero di prosumers in Romania, con oltre 13.600 generatori individuali collegati alla rete di distribuzione. Questo aumento della produzione di energia rinnovabile testimonia l'impegno del paese per un futuro più verde.

Greenpeace Romania ha fatto le congratulazioni al Ministero dell'Energia per aver reso possibile per ogni minatore di carbone licenziato di ricevere finanziamenti non rimborsabili per l'acquisto di sistemi fotovoltaici. Questa iniziativa, insieme alla legge sulla decarbonizzazione che prevede la priorità per i lavoratori del carbone nella riqualificazione professionale, mira a semplificare la transizione dal carbone alle fonti energetiche rinnovabili.

Inoltre, la Romania, con la più alta percentuale di proprietà immobiliari nell'UE e la seconda più alta al mondo dopo il Giappone, potrebbe potenzialmente utilizzare i tetti di molte case delle famiglie dei minatori nella contea di Gorj, una regione ricca di carbone in Romania, per l'installazione di questi pannelli.

Tuttavia, questo spostamento verso l'estrazione di gas fossile non è stato privo di critiche. I gruppi ambientalisti hanno espresso preoccupazione per il potenziale impatto sull'ambiente e l'impegno del paese per un futuro sostenibile.

In una mossa per ridurre ulteriormente la dipendenza dai combustibili fossili, l'Ungheria e la Romania hanno avviato i colloqui per aumentare la capacità di un gasdotto interconnesso a più di 3 miliardi di metri cubi (bcm) di gas all'anno. Questo sviluppo sottolinea l'impegno condiviso dei paesi per un futuro energetico più sostenibile.

Leggi anche:

Più recente