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Fioritura nei giardini egiziani, tra una serie di fiori, piante e profumi

Esplora il mondo dei vegetali attraverso l'esame letterario e degli artifacts, coprendo vari oggetti come arte, modelli in legno e resti di erbari, narrati da Divina Centore.

In mezzo ai giardini egiziani, che sbocciano con i fiori e profumati di piante aromatiche e...
In mezzo ai giardini egiziani, che sbocciano con i fiori e profumati di piante aromatiche e fragranze

Fioritura nei giardini egiziani, tra una serie di fiori, piante e profumi

Al centro della ricca storia dell'Egitto, i giardini hanno giocato un ruolo significativo, fungendo da simboli culturali e rifugi della natura. Un nuovo libro intitolato "Faraoni e Fiori" si addentra in questo affascinante aspetto della civiltà egizia antica, scritto da Maria Luisa Colledani.

Il libro porta i lettori in un viaggio attraverso i lussureggianti giardini dell'Egitto, offrendo uno scorcio nelle vite dei faraoni e il loro legame con la natura. Uno di questi giardini, il Maru Aten, vantava edifici riccamente decorati, vialetti processionali e un'abbondanza di vegetazione e acqua. In modo interessante, questo sacro giardino rimase pressoché invariato per un'impressionante quantità di 1.500 anni, dal 2592 al 1076 a.C.

"Faraoni e Fiori" non è solo sui giardini, ma parla anche di fiori, piante, antiche strutture, giardinieri, fioristi e coltivatori di fiori. La documentazione su questi giardini fornisce preziose informazioni sulle competenze, le responsabilità e persino i contratti dei giardinieri che se ne prendevano cura. In effetti, scopriamo due giardinieri di nome Neferhotep e Hori dal Papiro di Kheti.

Il libro getta anche luce sulla natura artificiale di questi giardini, separati dal mondo esterno, progettati per il godimento della natura. Il giardino nel cortile del Museo Egizio di Torino, proposto da Christian Greco, Cédric Gobeil e Johannes Auenmüller, ne è un testimone.

Più recentemente, una missione spagnola ha scoperto un giardino a Dra Abu el-Naga nel 2017. Costruito 40 centimetri sopra il pavimento del cortile, questo giardino conteneva celle con semi che erano stati piantati 4.000 anni fa. Questa scoperta sottolinea l'attrattiva e l'importanza durature di questi antichi giardini.

Divina Centore, un'egittologa del Museo Egizio di Torino, ha sottolineato il legame tra il faraone deificato e la natura rigenerativa. I giardini nell'antico Egitto erano più che semplici spazi fisici; erano miti, cerimonie e pratiche agricole che riflettevano la profonda comprensione che gli egizi avevano del comportamento del Nilo.

"Faraoni e Fiori" mira ad accompagnare i lettori in un viaggio culturale e storico, combinando archeologia, manufatti e fonti letterarie. Il titolo del libro suggerisce un tema poetico e primaverile, invitando i lettori a esplorare la meraviglia dei giardini dell'antico Egitto.

In sostanza, questo libro è un tributo all'ingegnosità della civiltà egizia, una celebrazione del loro legame con la natura e un'affascinante esplorazione di un capitolo dimenticato della storia.

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