Finanziamento dello stimolo per la transizione energetica in Malesia in mezzo al COVID-19: Insights on Southeast Asia Series IV
Di fronte alla pandemia di COVID-19, l'economia della Malaysia ha subito un duro colpo, con il tasso di disoccupazione che ha raggiunto un massimo di tre decenni del 5,3 percento. Nel 2020 è stato registrato il più forte calo annuale della crescita del PIL dalla crisi finanziaria asiatica del 1997, causando una contrazione dell'economia. Le piccole e medie imprese sono state particolarmente colpite, e le donne, i lavoratori a basso e medio livello di istruzione e quelli con minori qualifiche sono stati disproporzionalmente colpiti dalle perdite di lavoro causate dalla pandemia.
Per stimolare la ripresa, il governo malaysiano ha allocato MYR 322,5 miliardi (USD 77,8 miliardi) per il bilancio del 2021, un aumento del 8,6 percento rispetto all'anno precedente e il più grande mai registrato nella storia del paese. Questo bilancio mira a sostenere l'economia e offrire sollievo a coloro che sono stati colpiti dalla pandemia.
Tuttavia, gli investimenti pianificati dalla società di servizi pubblici nazionali della Malaysia, Tenaga Nasional Berhad (TNB), per progetti come l'illuminazione stradale a LED, le linee di trasmissione e gli impianti solari sul tetto, rappresentano solo il 2,5 percento del totale degli stimoli o il 16 percento della spesa fiscale totale. Ciò suggerisce una possibile lacuna nell'impegno del governo per le iniziative di energia verde durante la ripresa dalla pandemia.
Per affrontare il cambiamento climatico, la Malaysia si è prefissata l'obiettivo di ridurre l'intensità delle emissioni di gas serra (GHG) rispetto al PIL del 45 percento entro il 2030 rispetto ai livelli del 2005. Per raggiungere questo obiettivo, la Malaysia potrebbe riformare i sussidi per i combustibili fossili e introdurre una tassa sul carbonio, accompagnata da sostegni mirati e temporanei per i più vulnerabili. Il governo potrebbe anche abbassare i tassi di interesse specificamente per il finanziamento del clima e emettere "obbligazioni verdi" per attrarre l'interesse degli investitori globali nei progetti verdi.
Inoltre, la Malaysia potrebbe adottare misure per sostenere l'upskilling verde e la creazione di posti di lavoro, come l'offerta di incentivi fiscali agli sviluppatori nel settore dell'infrastruttura verde per assumere localmente. Un Meccanismo di Transizione Giusta, simile al Green Deal europeo, potrebbe essere integrato nei piani di ripresa dalla pandemia della Malaysia per sostenere le persone vulnerabili durante questa transizione.
In termini di transizione energetica, il portafoglio energetico era precedentemente sotto un unico ministero, ma è stato suddiviso tra tre ministeri diversi: Ministero dell'Energia e delle Risorse Naturali (KeTSA), Ministero della Scienza, della Tecnologia e dell'Innovazione (MoSTI) e Ministero dell'Ambiente e dell'Acqua (KASA). Questa riorganizzazione potrebbe potenzialmente condurre a un approccio più completo alla transizione energetica e al cambiamento climatico.
Il governo malaysiano pianifica inoltre di promuovere sistemi energetici verdi e più democratici esplorando la cooperazione con altri paesi interessati alla tecnologia nucleare, come la Russia. Tuttavia, specifiche iniziative di energia verde o riforme energetiche democratiche da parte della Malaysia stessa non sono state dettagliate nelle fonti disponibili.
Mentre il paese guarda alla ripresa, il prossimo 12° Piano Malaysia e il Bilancio 2022 offrono un'opportunità per la Malaysia di recuperare dalla pandemia di COVID in modo più inclusivo, sostenibile
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