Salta al contenuto

Ex dipendente accusato di aver ottenuto e sfruttato illegalmente un modello di dialogo all'avanguardia simile a ChatGPT, portando a una controversia legale tra xAI e l'ex ingegnere.

Ex datore di lavoro, xAI, insegue un'ordinanza del Tribunale per impedire all'ex dipendente di unirsi a OpenAI durante una battaglia legale in corso che riguarda presunte pratiche sleali nella concorrenza nel settore dell'IA.

Ex dipendente sottoposto ad azioni legali per presunto furto di tecnologia di chatbot avanzati,...
Ex dipendente sottoposto ad azioni legali per presunto furto di tecnologia di chatbot avanzati, simili a ChatGPT, di proprietà di xAI.

Ex dipendente accusato di aver ottenuto e sfruttato illegalmente un modello di dialogo all'avanguardia simile a ChatGPT, portando a una controversia legale tra xAI e l'ex ingegnere.

In un'inaspettata svolta degli eventi, la società di intelligenza artificiale di Elon Musk, xAI, ha presentato un'azione legale federale contro l'ex ingegnere Xuechen Li il 28 agosto 2025. Il ricorso, presentato nel Distretto Nord della California, sostiene che Li ha rubato informazioni riservate relative a Grok, il sistema di intelligenza artificiale conversazionale di xAI lanciato a novembre 2023.

Il ricorso evidenzia una serie di eventi che si sono svolti durante l'estate. Il 23 luglio 2025, Li, che aveva rejoint xAI a febbraio 2024 come uno dei circa 20 ingegneri iniziali, ha venduto azioni della società per 4,7 milioni di dollari attraverso una transazione facilitata dall'azienda. Tre giorni dopo, il 25 luglio 2025, Li avrebbe caricato dati proprietari sui propri sistemi di archiviazione personale, poco prima di dimettersi per accettare un posto in OpenAI.

L'1 agosto, Li ha firmato un certificato di termine falso, dichiarando di aver rispettato gli obblighi di riservatezza. Tuttavia, xAI ha scoperto il furto di dati di Li durante una revisione della sicurezza di routine l'11 agosto 2025, portando l'azienda a inviare una lettera di richiesta. In risposta, Li ha cambiato le password dei conti critici.

Il 18 agosto, Li ha firmato un accordo di autorizzazione ma ha fornito informazioni incomplete di accesso ai conti. Lo stesso giorno, Li ha ammesso il furto durante riunioni con il suo avvocato difensore penale presente negli uffici di Winston & Strawn.

Il ricorso richiede ordini cautelari che obbligano Li a consegnare i propri dispositivi personali per l'esame forense e impediscono il suo impiego in OpenAI fino a quando tutte le informazioni riservate non saranno eliminate. Il caso richiede anche danni per il presunto furto di tecnologie AI avanzate, che xAI sostiene essere superiori a quelle offerte da ChatGPT.

Il ricorso contro Li arriva in un momento di tensioni più ampie all'interno dell'industria AI in merito alla mobilità dei dipendenti e alla tutela dei segreti commerciali. Il caso sottolinea l'importanza delle severe misure di sicurezza che xAI ha implementato, tra cui il rispetto della normativa SOC 2 Type II, l'adozione del quadro NIST 800-171 Rev.3, la formazione alla consapevolezza della sicurezza, i controlli dei background e l

Leggi anche:

Più recente