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Esame. Un viaggio nel regno di Arto: le dimensioni storiche, contemporanee e future dell'Armenia

Il tragico destino storico dell'Armenia prende vita nel primo film di Tamar Stepanyan, una potente presentazione cinematografica che lascia un'impressione profonda.

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Investigazione | Esplorazione del Territorio dell'Arte: Un viaggio contemplativo attraverso la storia, lo stato attuale e le prospettive future dell'Armenia

Esame. Un viaggio nel regno di Arto: le dimensioni storiche, contemporanee e future dell'Armenia

In estate 2021, sette mesi dopo la sconfitta dell'Armenia nella Seconda Guerra del Nagorno-Karabakh, è stato presentato un potente thriller psicologico ambientato nel cuore dell'Armenia. Intitolato "Nella Terra di Arto", questo film ha segnato l'esordio alla regia di Tamar Stepanyan, a seguito del suo acclamato documentario, I Fantasmi Armenian.

La protagonista del film, Céline, è una donna francese che cerca il certificato di nascita del suo marito defunto a Gyumri, in Armenia. Man mano che si addentra nella sua ricerca, incontra le difficoltà affrontate dai locali in città, tra cui l'industria in crisi e il fatto che molti cari rimangono sepolti tra le macerie del terremoto del 1988 a Spitak.

Il viaggio di Céline si intreccia con la storia secondaria, fungendo da mezzo per far comprendere al pubblico occidentale il significato di essere armeni. L'ambientazione include cimiteri recenti lungo i binari del treno da Yerevan a Gyumri e edifici abbandonati lasciati dal terremoto, offrendo una descrizione cruda delle lotte della nazione.

Lo spirito del marito viene rappresentato come un personaggio silenzioso sullo sfondo, che entra ed esce dalla scena per tutto il film. Tuttavia, la scoperta di Céline del cambio di nome del marito innesca un'esplorazione più riflessiva sull'impatto della recente sconfitta armena sulla popolazione.

Céline si reca a Nagorno-Karabakh con l'ex soldato armeno Arsine, imparando la storia del conflitto e il ruolo del marito negli eventi passati. Non c'è traccia di Arto Saryan, solo Arto Santrosian, che fa dubitare Céline dell'identità del marito.

La mescolanza di fatto e finzione del film viene ulteriormente sottolineata dall'inclusione della canzone del rapper armeno del Nagorno-Karabakh Valeri Lyoka Ghazaryan 'Hascen Im Nuynn A' alla radio.

La bravura della direttore della fotografia Claire Mathon contribuisce notevolmente all'impatto del film, offrendo una descrizione cruda ed emotiva dello stato attuale dell'Armenia.

Diretto da Artavazd Peleshyan, "Nella Terra di Arto" ha avuto una premiere tempestiva al 78° Festival del Cinema di Locarno il 6 agosto 2021, dove ha ricevuto una valutazione di ★★★★☆. Il film uscirà il 31 dicembre 2025 in Francia.

Un tassista di Gyumri commenta che molti armeni non hanno tombe, un promemoria commovente delle difficoltà affrontate dal popolo armeno, una nazione ancora alle prese con il suo passato e il suo presente.

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