Effetti della stimolazione sottotalamica sul linguaggio nei pazienti con Parkinson
Un'indagine pionieristica, pubblicata su npj Parkinson's Disease, ha esplorato gli effetti di diverse frequenze di stimolazione profonda del nucleo subtalamico (DBS) sulle disfunzioni del linguaggio e della voce nel morbo di Parkinson. La ricerca, guidata da un team di esperti tra cui il dott. Federico Castrioto, il dott. Julie G. Pinto e il dott. Stephane Palfi, ha gettato nuova luce sulla complessa relazione tra le frequenze DBS e le funzioni del linguaggio nei pazienti affetti da morbo di Parkinson.
Lo studio ha confrontato tre diversi paradigmi di stimolazione: la stimolazione ad alta frequenza convenzionale (HFS), la stimolazione a bassa frequenza (LFS) e un innovativo approccio di stimolazione ad asimmetria di frequenza (AFS). Il trial ha coinvolto un gruppo di partecipanti, i dettagli dei quali non sono stati resi noti, che erano stati diagnosticati con il morbo di Parkinson.
I risultati dello studio hanno rivelato che la stimolazione ad alta frequenza si è dimostrata costantemente correlata a una peggior intelligibilità del linguaggio e a un aumento della tensione vocale. D'altra parte, la stimolazione a bassa frequenza ha mostrato risultati promettenti con una parziale inversione di questi effetti vocali avversi, ma ha comportato una parziale riduzione del controllo dei sintomi motori. Tuttavia, i risultati più interessanti sono emersi dall'approccio AFS, che ha prodotto una combinazione unica di risultati. I pazienti che hanno subito l'AFS hanno sperimentato una notevole conservazione dei benefici motori associati a risultati del linguaggio relativamente migliori rispetto all'HFS da sola.
Lo studio avverte contro l'adozione generalizzata della stimolazione a bassa frequenza senza considerare i rischi di ricomparsa dei sintomi motori. Inoltre, suggerisce che il nucleo subtalamico è coinvolto in complessi network bilaterali, con influenze emisferiche distinte sul controllo motorio e del linguaggio. Questo risultato solleva domande sul ruolo dei gangli basali nell'integrazione delle funzioni motorie e cognitive-linguistiche.
I risultati di questo studio potrebbero spingere gli organi di regolamentazione e i consorzi di ricerca a richiedere valutazioni degli esiti a dominio multiplo nei trial di neuromodulazione. I risultati del linguaggio e della voce sono stati valutati utilizzando una combinazione di misure acustiche, valutazioni percettive da parte di logopedisti e difficoltà comunicative segnalate dai pazienti.
Lo studio evidenzia anche l'importanza di sessioni di programmazione DBS integrate che coinvolgono team multidisciplinari, tra cui logopedisti e neurologi. I protocolli di monitoraggio dei pazienti potrebbero includere valutazioni del linguaggio
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