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"Duse" è stato presentato dal regista Pietro Marcello, con Valeria Bruni Tedeschi, una diva di grande entusiasmo.

La overcoming attrice italiana Valeria Bruni-Tedeschi interpreta la leggendaria figura teatrale Eleonora Duse nel biopic di Pietro Marcello che narra gli ultimi anni di vita di Duse.

Esame di 'Duse': Pietro Marcello rivela un vivido ritratto di un'attrice estremamente esigente,...
Esame di 'Duse': Pietro Marcello rivela un vivido ritratto di un'attrice estremamente esigente, interpretata da Valeria Bruni Tedeschi

"Duse" è stato presentato dal regista Pietro Marcello, con Valeria Bruni Tedeschi, una diva di grande entusiasmo.

Nel film più recente di Pietro Marcello, "Duse", viene presentata una portrayal affascinante dell'attrice leggendaria Eleonora Duse. Conosciuta per il suo intenso naturalismo e la sua immersione nei grandi ruoli del tempo, soprattutto nelle opere di Ibsen e Gabriele D'Annunzio, Duse viene ritratta come una donna che ha vissuto in modo vivace, raffinato e in straordinari parossismi di disperazione e gioia.

Il film lascia l'impressione di una donna che può essere volubile, mutevole e a volte piuttosto meschina. Il personaggio di Duse è emotivo, facendo dichiarazioni appassionate che influenzano coloro che le circondano. Le sue affermazioni sulla vita, l'arte, la guerra e l'arte ancora, spesso espresse in forma di epigramma serioso-comico, sono il cuore del dialogo del film.

Una di queste affermazioni, pronunciata teatralmente, è la sua affermazione che la strategia militare non avrebbe dovuto utilizzare armi, ma poesia, poiché la poesia dura più a lungo. Questo riflette i conflitti artistici e personali di Duse contro lo sfondo storico dell'Italia post Prima Guerra Mondiale e la nascita del Fascismo.

Il film si svolge nel 1917, verso la fine della Prima Guerra Mondiale, otto anni dopo che Duse si è già ritirata dalle scene. Il suo ritorno alla ribalta è un punto cruciale della trama, mentre lei riforma la sua compagnia e annuncia la sua performance di ritorno.

L'uso di Pietro Marcello di footage documentario d'archivio in "Duse" è meno pronunciato rispetto al suo capolavoro "Martin Eden", servendo solo come sfondo. Il film si concentra invece sulla performance altamente esteriorizzata di Bruni Tedeschi, che domina lo schermo e appare praticamente in ogni frame.

Il film include anche scene in cui Duse incontra Mussolini, evidenziando la sua apparente disconnessione dal mondo. D'Annunzio, ritratto nel film, castiga Duse per essersi sepolta sotto una miseria. Questo conflitto tra arte e commercio, creatività e politica, è un tema centrale del film.

La contemporanea di Duse, Sarah Bernhardt, compare in un cameo nel film. La sua presenza serve come promemoria delle personalità più grandi che popolavano il mondo del teatro in quell'epoca.

Mentre il film procede, la salute di Duse inizia a peggiorare e i suoi risparmi vengono persi nel caos economico post-bellico. Nella sua ora del bisogno, sua figlia Enrichetta arriva per offrire supporto. Il culmine del film è una portrayal commovente della lotta di Duse per mantenere la sua libertà creativa

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