Due in Argentina sono in carcere per disputa sull'arte di un bottino nazista
In un recente sviluppo, le autorità argentine hanno eseguito una serie di perquisizioni in abitazioni legate a Patricia Kadgien e ai suoi familiari, nel tentativo di localizzare il dipinto scomparso "Ritratto di una Signora", un ritratto del 18° secolo dell'artista italiano Giuseppe Vittore Ghislandi.
Il dipinto, creduto essere stato rubato da Friedrich Kadgien, un ex ufficiale nazista, era scomparso da 80 anni prima di essere avvistato in un annuncio immobiliare. Il dipinto è passato nelle mani di un uomo di nome Kadgien da Berlino.
Le ultime perquisizioni, effettuate il lunedì, hanno portato alla luce altri due dipinti presumibilmente risalenti agli inizi del 1800. Tuttavia, il dipinto in questione, "Ritratto di una Signora", rimane ancora scomparso.
Patricia Kadgien e suo marito, María Esther de Miguel e Rogelio Mavalue, sono stati posti agli arresti domiciliari per 72 ore a partire dal lunedì. Verranno probabilmente accusati di "concezione di furto nel contesto del genocidio" e interrogati per aver ostacolato le indagini per localizzare il dipinto.
L'udienza in cui verranno formalmente accusati è prevista. La coppia dovrà anche comparire per un'udienza entro giovedì.
Il dipinto apparteneva al mercante d'arte olandese-judeo Jacques Goudstikker prima che venisse rubato. Il giornale olandese Algemeen Dagblad ha avvistato il dipinto mentre cercava opere d'arte rubate dai Paesi Bassi.
Le autorità argentine non sono riuscite a localizzare il dipinto dopo la perquisizione della casa di Patricia Kadgien. Il dipinto è attualmente sotto indagine in Argentina.
È importante notare che Friedrich Kadgien, il sospetto ladro, non è mai stato accusato di crimini legati al regime nazista. È fuggito in Argentina dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale.
La ricerca di questo dipinto storico continua, con le autorità che sperano di portare giustizia per l'opera d'arte rubata e il suo proprietario originale.