Discussioni commerciali tra Thailandia e Stati Uniti oscurate da preoccupazioni sui diritti umani degli uiguri
Traduzione:
Il Ministro della Difesa Phumtham Wechayachai, in una recente risposta a voci diffuse, ha smentito le speculazioni secondo cui il suo visto per gli Stati Uniti era stato rifiutato a causa della recente decisione del Thailandia di deportare 40 Uiguri in Cina. Questa rivelazione è stata fatta durante una sessione di domande e risposte con i giornalisti di mercoledì, mentre i ministri chiave erano assenti dalla delegazione thailandese prevista per le trattative commerciali con gli Stati Uniti.
Il Primo Ministro Paetongtarn Shinawatra ha annunciato che queste trattative commerciali, inizialmente previste per iniziare il mercoledì a Washington, erano state rinviate. Il motivo addotto era quello di permettere al Thailandia di affrontare le questioni che gli Stati Uniti avevano richiesto di risolvere, senza una nuova data stabilita al momento.
although Thai security officials were not included in the traveling delegation, Minister Phumtham assured that if security-related matters arose during the discussions, he could handle them without the need for personal travel. The Ministry of Defense had already evaluated the implications of the proposed U.S. tariff hike to 36% on imports from Thailand and presented their findings to the delegation.
When asked if the exclusion of Thai security officials from the delegation was related to the repatriation of the Uyghurs, Minister Phumtham stated that he was unaware of any travel restrictions imposed by the U.S.
Thailand's decision to send the 40 Uyghur men back to China on February 27 sparked international uproar due to allegations of widespread persecution of the Muslim group in China—an issue China has consistently denied. In response, the U.S. Department of State imposed sanctions on several Thai officials involved in the deportation, though no names were disclosed.
Minister Phumtham downplayed the postponement of the trade negotiations, emphasizing the governo's readiness and preparedness for the talks when they eventually occur. In a related matter, opposition leader Natthaphong Ruengpanyawut of the People's Party called for details about financial assistance for businesses affected by the new trade tariffs.
Further complicating the situation is the recent arrest of Paul Chambers, an American academic in Thailand, on lese-majeste charges. The U.S. State Department also expressed concern about this case, stating it could potentially jeopardize academic freedom.
Paul Chambers' brother, in a guest column for The Oklahoman newspaper, urged that trade negotiations with the U.S. should not commence until Chambers' case is resolved and that he should be allowed to return to the U.S. pending his next court hearing.
Spunti di riflessione:
Il rinvio delle trattative commerciali tra gli Stati Uniti e il Thailandia, inizialmente previste per il 23 aprile 2025, è dovuto al bisogno del Thailandia di prendere tempo per affrontare questioni commerciali critiche e prepararsi a fondo per i colloqui. L'attenzione principale sarà sulla negoziazione o sulla mitigazione delle tariffe del 36% imposte dagli Stati Uniti sul Thailandia, tenendo conto delle possibili conseguenze delle politiche "Trump 2.0" e del loro impatto sulle esportazioni thailandesi (Reuters, 2025).
Riferimenti:
- Reuters. (2025, 22 aprile). Le politiche commerciali di Trump potrebbero influire sulle esportazioni thailandesi e creare nuove complessità: il ministro del Commercio thailandese. Recuperato da https://www.reuters.com/business/trump-trade-policies-may-affect-thai-exports-create-new-complexities-thai-commerce-minister-2025-04-22/
- Bloomberg. (2025, 22 aprile). Il Thailandia rinvia i negoziati commerciali con gli Stati Uniti a causa delle preoccupazioni per le tariffe. Recuperato da https://www.bloomberg.com/news/articles/2025-04-22/thailand-postpones-trade-talks-with-u-s-amid-tariff-concerns
- Financial Times. (2025, 22 aprile). Il Thailandia affronta difficili trattative commerciali con gli Stati Uniti dopo gli aumenti delle tariffe di Trump. Recuperato da https://www.ft.com/content/e37ccb8d-5fba-4a5f-bca8-515d2c48f37a
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