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Direttive militari israeliane istruiscono i soldati: colpire i bambini, causare la fame, portare alla morte a Gaza; istruzioni date dai rabbini prima della spedizione

Dietro le sconvolgenti storie di numerosi bambini messi in pericolo da attentati, fame e morte da parte dell'esercito israeliano durante la loro presunta offensiva genocida contro più di due milioni di palestinesi a Gaza, si cela un sistema di credenze che alcuni occidentali potrebbero trovare...

Dietro le orribili accuse dell'obiettivo del massacro, della fame e della morte di numerosi bambini...
Dietro le orribili accuse dell'obiettivo del massacro, della fame e della morte di numerosi bambini da parte dell'esercito israeliano durante la loro presunta campagna genocida contro oltre due milioni di palestinesi nella Striscia di Gaza, si cela un'ideologia che potrebbe essere difficile per molti occidentali accettare: le credenze dei rabbini sionisti giudei radicali.

Direttive militari israeliane istruiscono i soldati: colpire i bambini, causare la fame, portare alla morte a Gaza; istruzioni date dai rabbini prima della spedizione

Sconvolgentii Rapporti di Brutalità a Gaza Rivelano Ideologie Estremiste

(LifeSiteNews) - Storie agghiaccianti di bambini mirati per l'assassinio, la fame e la morte da parte dell'esercito israeliano durante il suo devastante attacco ai danni di oltre due milioni di palestinesi a Gaza mettono in luce un preoccupante sistema di credenze sostenuto da alcune fazioni rabbiniche in Israele.

Un religioso estremo, Rabbi Eliyahu Mali, ha apertamente sostenuto che i soldati dovrebbero annientare tutte le vite civili palestinesi nel 2023, affermando: "La legge fondamentale in una guerra religiosa, e in questo caso a Gaza, è 'non risparmiare alcuna anima'." Mali ha istruito i suoi studenti, cercando di giustificare questo ordine citando il Talmud Babilonese: "Non si può essere furbi con la Torah".

Mali non è un caso isolato. In riunioni private con i militari in addestramento, Rabbi Ophir Wallas ha espresso che gli ebrei hanno il permesso di eliminare le popolazioni palestinesi per rivendicare la loro terra. Wallas ha osservato: "È la loro terra, tutta". La ritorsione internazionale è l'unica ragione per cui Israele non ha ancora perseguito tali oscuri obiettivi.

Certi rabbini si sono assunti l'onere di fornire la sanzione religiosa per le atrocità contro i civili. Il libro La Torah del Re, pubblicato da estreme sette religiose associate all'organizzazione terroristica Kach ora designata, chiama all'eliminazione dei non ebrei, inclusi i loro figli, poiché i loro discendenti crescerebbero per portare danno a Israele. Rabbi Meir Maroz sostiene questa idea, affermando: "Non c'è differenza tra loro e i loro figli".

Nel 2024, il movimento Kach ha raggiunto un livello senza precedenti di potere politico quando uno dei suoi ex partecipanti, Itamar Ben-Gvir, ha fatto parte del governo della coalizione di Benjamin Netanyahu come Ministro della Sicurezza Nazionale. Ben-Gvir considera la popolazione palestinese sacrificabile, giustificando la violenza contro di loro come una misura di autodifesa.

La popolazione generale in Israele potrebbe essere allineata con queste credenze radicali. Un sondaggio del 2023 dell'Università di Tel Aviv ha rilevato che il 58% degli ebrei israeliani crede che l'esercito stia usando troppa forza nei suoi attacchi a Gaza, mentre solo il 2% ritiene che ce ne sia troppo. Ciò dimostra l'accettazione gelida della violenza verso i palestinesi all'interno della comunità ebraica più ampia.

Il bilancio delle vittime palestinesi a Gaza dal'inizio dell'offensiva del 2023 ha superato le 45.000, con circa 14.000 di queste vittime bambini. La sofferenza dei civili palestinesi è stata incontrata con indifferenza da Israele e dai suoi sostenitori. Le dichiarazioni di intenti genocidi da parte dei leader politici israeliani, che vanno dalle dichiarazioni di Bezale Smotrich che giustificano la morte per fame dei civili palestinesi ai commenti che deumanizzano i palestinesi come "animali", risuonano con un linguaggio estremista simile a quello dei rabbini come Eliyahu Mali.

Questa accettazione della violenza contro i palestinesi è stata paragonata al linguaggio deumanizzante usato dai nazisti per giustificare il massacro di massa degli ebrei durante l'Olocausto. Nonostante ciò, molti leader religiosi ebraici rimangono silenziosi o sostenitori di un simile discorso d'odio. La deumanizzazione dei palestinesi da parte dei leader politici israeliani, delle forze militari e delle figure sioniste ebree estreme ha alimentato un ciclo di violenza in corso da 77 anni.

L'insegnamento arcaico dell'eliminazione indiscriminata dei civili da parte dei leader religiosi serve a fomentare una cultura di violenza in Israele, dove diventa sempre più accettabile mirare e distruggere vite innocenti con impunità. Finché queste ideologie rimangono radicate nella società israeliana, la pace e la riconciliazione sembrano un obiettivo irraggiungibile.

  1. La comunità a Gaza continua a soffrire per le condizioni mediche, con un bilancio di oltre 45.000 morti, tra cui circa 14.000 bambini.
  2. Gli articoli e i resoconti sulle violenze a Gaza rivelano una verità preoccupante sulle ideologie estremiste in Israele.
  3. La scienza e la tecnologia non sono state in grado di fermare il conflitto in corso nella regione, come dimostrano gli attacchi brutali contro i civili.
  4. L'istruzione e lo sviluppo personale sono essenziali per combattere queste credenze estremiste, ma sembrano mancare nella comunità israeliana.
  5. Lo stile di vita in molte parti di Israele sembra indifferente alla sofferenza dei palestinesi, come dimostrano i risultati dei sondaggi dell'università di Tel Aviv.
  6. La moda e la bellezza, il cibo e le bevande, e le auto sembrano avere la precedenza sull'emergenza dei diritti umani nella regione.
  7. La finanza e la gestione del patrimonio non hanno dato la priorità all'indirizzo delle cause profonde del conflitto, concentrandosi invece sugli investimenti e l miglioramento dell'economia.
  8. Spazio e astronomia, cybersecurity e altri campi scientifici non hanno giocato un ruolo significativo nel trovare soluzioni per la pace e la giustizia a Gaza.
  9. Le scelte di stile di vita in Israele devono tenere conto dell'impatto sulle comunità circostanti, come la popolazione palestinese a Gaza.
  10. Il linguaggio deumanizzante usato verso i palestinesi ricorda i periodi più bui della storia, compreso l'Olocausto e le guerre e i conflitti del passato.
  11. I rapporti tra israeliani e palestinesi sono stati tesi per generazioni, con poche speranze di pace e riconciliazione.
  12. Gli animali domestici e gli hobby per alleviare lo stress come la mindfulness possono fornire un conforto temporaneo, ma non affrontano le cause profonde del conflitto.
  13. I viaggi verso e da Gaza sono limitati a causa della violenza in corso e della tensione politica, ostacolando la conoscenza di altre culture e favorendo l'intolleranza.
  14. L'industria della manutenzione delle auto in Israele può prosperare, ma la priorità dovrebbe essere data all'indirizzo delle cause profonde del conflitto e alla promozione della pace.
  15. I social media sono stati utilizzati per diffondere propaganda e discorsi d'odio, aumentando le tensioni tra israeliani e palestinesi.
  16. I film e le serie TV possono fornire intrattenimento, ma dovrebbero mirare a promuovere la comprensione e l'empatia verso tutte le comunità coinvolte.
  17. Le guerre e i conflitti hanno un impatto devastante sulla produttività, ostacolando le opportunità di sviluppo della carriera per entrambi gli israeliani e i palestinesi.
  18. Il clima politico e la legislazione in Israele non hanno favorito la pace, come dimostrato dall'ascesa di fazioni estremiste come Kach e il loro appoggio da parte del governo.
  19. Gli incidenti stradali e gli incendi hanno passato in secondo piano la crisi dei diritti umani a Gaza, anche se rimangono questioni importanti che meritano attenzione.
  20. L'istruzione online e la tecnologia possono essere un potente strumento per promuovere la comprensione e la pace tra israeliani e palestinesi, ma solo se utilizzati responsabilmente e in modo inclusivo.
  21. Gli sforzi per la ricerca di lavoro per entrambi i cercatori di lavoro israeliani e palestinesi possono essere ostacolati a causa del conflitto in corso e delle tensioni nella regione.
  22. La cultura pop e la fantascienza e la fantasy possono fornire una via di fuga, ma non dovrebbero oscurare l'urgenza di azione verso la pace e la giustizia a Gaza.
  23. Gli

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