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Tecnica RM Evidenzia Abnormalità Strutturali alle Mammografie
Tecnica RM Evidenzia Abnormalità Strutturali alle Mammografie

Dettagli della tecnica di risonanza magnetica Deformazioni strutturali nelle mammografie

In uno studio innovativo pubblicato il 15 agosto 2022, i ricercatori del Primo Ospedale Affiliato dell'Università Medica di Dalian a Liaoning, in Cina, hanno scoperto che un approccio combinato di risonanza magnetica a contrasto dinamico (DCE-MRI) e incoerenza intravoxello (IVIM) può caratterizzare efficacemente le distorsioni architettoniche nelle mammografie, riducendo potenzialmente le biopsie e gli interventi chirurgici inutili.

Lo studio, guidato da Deshuo Dong, aveva l'obiettivo di valutare il valore diagnostico dell'IVIM combinato con la DCE-MRI nelle donne con modifiche delle distorsioni architettoniche nella mammografia. L'analisi finale ha incluso 80 donne che hanno sottoposto a risonanza magnetica mammaria dopo essere state diagnosticate con distorsioni architettoniche nella mammografia tra il 2019 e il 2022.

L'IVIM è una tecnica di risonanza magnetica che fornisce informazioni sulla diffusione dell'acqua e sulla perfusione del sangue all'interno di un tessuto. Separando la diffusione e la circolazione sanguigna dal segnale di risonanza magnetica all'interno di un singolo voxel, offre un'analisi più dettagliata e accurata. Gli studi precedenti suggeriscono che l'IVIM può aiutare a distinguere le lesioni mammarie maligne da quelle benigne.

I ricercatori hanno scoperto che la combinazione di IVIM con la DCE-MRI ha raggiunto il più alto valore dell'area sotto la curva (AUC) di 0.984. Le caratteristiche della DCE-MRI come il diametro della lesione, la forma, il margine di massa di aumento, la distribuzione dell'aumento non massivo, l'aumento interno e la curva di intensità del segnale nel tempo hanno mostrato differenze significative tra le distorsioni architettoniche benigne e maligne per i risultati positivi della risonanza magnetica (p < 0.05).

Per i parametri dell'IVIM, il coefficiente di diffusione puro, il coefficiente di diffusione pseudo e la frazione di perfusione hanno mostrato differenze significative tra le distorsioni architettoniche benigne e maligne (tutti p < 0.05). Due radiologi indipendenti hanno registrato le caratteristiche della lesione DCE-MRI e i parametri dell'IVIM come parte dello studio.

Lo studio ha dimostrato una sensibilità e un valore predittivo negativo perfetti per la combinazione, suggerendo che potrebbe essere uno strumento predittivo affidabile per la classificazione delle modifiche delle distorsioni architettoniche. Per le rimanenti 47 donne, 17 avevano lesioni benigne e 30 avevano lesioni maligne. Il coefficiente di diffusione apparente e il coefficiente di diffusione pseudo erano predittori di rischio indipendenti, con un AUC combinato di 0.925. L'aumento interno e la curva di intensità del segnale nel tempo erano predittori di rischio indipendenti, con un AUC combinato di 0.969.

L'approccio combinato della DCE-MRI e dell'IVIM ha ottenuto risultati eccezionali nello studio, offrendo una nuova direzione promettente nella diagnosi e nel trattamento del cancro al seno. Lo studio completo è disponibile qui.

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