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Continuano le proteste pro-palestinesi mentre Israele rimuove le sue attrezzature

Manifestanti contrari alla Palestina hanno interrotto la gara ciclistica Vuelta a España in precedenza, portando i ciclisti israeliani a indossare maglie senza nome della squadra per prevenire ulteriori disturbi.

Le proteste a sostegno della Palestina persistono mentre Israele rimuove la sua attrezzatura
Le proteste a sostegno della Palestina persistono mentre Israele rimuove la sua attrezzatura

Continuano le proteste pro-palestinesi mentre Israele rimuove le sue attrezzature

In un ambiente unico e impegnativo, il 14° tappa della Vuelta a España è stata vinta dallo spagnolo Marc Soler, in sella per la UAE Emirates. La tappa si è conclusa a La Farrapona, con Soler che ha tagliato il traguardo davanti ai suoi avversari.

Tuttavia, la vittoria non ha influito sulla posizione del leader della classifica generale, che ha mantenuto il suo vantaggio. Nel frattempo, il portoghese João Almeida, anche lui della UAE Emirates, ha concluso la tappa al terzo posto.

La tappa è stata caratterizzata da disordini causati da manifestanti, che hanno anche disturbato il 13° tappa. L'organizzazione della corsa e l'Unione Ciclistica Internazionale (UCI) hanno condannato i rischi per la salute e la sicurezza dei ciclisti causati da queste proteste.

Nonostante la prestazione vincente, Almeida ha perso terreno rispetto al leader della classifica nella 14° tappa. Kiko García, direttore tecnico della squadra, ha suggerito che la UAE Emirates dovrebbe considerare il ritiro dalla gara o chiedere l'intervento dell'UCI per garantire la sicurezza e la correttezza della competizione.

La richiesta di García non si è limitata alla sua squadra, poiché ha invitato tutte le squadre a ritirare per proteggere il peloton, che è stato interrotto anche nell'avvicinamento alla salita finale della 13° tappa dai manifestanti.

Interessantemente, l'incidente non è legato a nessun ciclista o squadra di Israel Premier Tech, nonostante i recenti cambiamenti nella loro uniforme. L'UCI ha già preso azioni forti contro le squadre, come il bando delle squadre russe e il divieto ai ciclisti di quel paese di esibire la loro bandiera a causa dell'invasione dell'Ucraina.

Tuttavia, l'UCI non ha annunciato alcuna decisione specifica riguardo all'incidente durante la Vuelta a España. Il governo spagnolo, d'altra parte, ha riconosciuto lo Stato di Palestina nel 2014.

Mentre la Vuelta a España continua, l'attenzione rimane sulla competizione e sulla sicurezza dei ciclisti, con la 15° tappa che promette un'altra giornata emozionante di gara.

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