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Consultazione sul progetto di direttiva concernente la protezione dei lavoratori in caso di violazioni del diritto in materia di protezione dei lavoratori

Porsche ha vissuto un iniziale picco sulla borsa circa tre anni fa, saliva sulla DAX. Tuttavia, le recente prestazioni dell'azienda deludenti hanno portato a una subsequente diminuzione del valore delle azioni.

Consultato sulla bozza di direttiva che garantisce la sicurezza dei dipendenti in caso di...
Consultato sulla bozza di direttiva che garantisce la sicurezza dei dipendenti in caso di violazioni delle leggi sulla protezione dei dipendenti, in particolare in relazione a più violazioni delle dette leggi.

Consultazione sul progetto di direttiva concernente la protezione dei lavoratori in caso di violazioni del diritto in materia di protezione dei lavoratori

In un importante sviluppo, il costruttore di auto di lusso Porsche AG è stato retrocesso dall'elitario indice DAX all'MDAX, a partire dal 22 settembre 2025. La retrocessione arriva in un momento difficile per l'industria automobilistica tedesca, con i margini di profitto che continuano a diminuire.

Il prezzo delle azioni di Porsche AG, che era inizialmente di 82,50 euro, ha subito un forte calo, stabilizzandosi intorno ai 45 euro. Questo calo è attribuibile a una combinazione di fattori, tra cui problemi di vendita in Cina, conflitti commerciali e difficoltà nelle vendite di veicoli elettrici, che hanno portato a una diminuzione dei profitti e a conseguenti misure di ristrutturazione.

La retrocessione di Porsche dal DAX non è direttamente dovuta al crollo dei profitti, ma piuttosto a fattori tecnici legati alla sua bassa flottante, che si attesta intorno al 12 percento. La flottante è la parte delle azioni della società disponibile per il trading.

Nonostante la retrocessione, la capitalizzazione di mercato totale e il peso del marchio di Porsche lo collocano ancora tra le grandi società quotate in Germania. Questa retrocessione segna una crisi simbolica nell'industria automobilistica tedesca, che sta lottando con profitti in calo che stanno influenzando anche i prezzi delle azioni delle società.

Il CEO di Porsche, Oliver Blume, ha difeso il suo doppio ruolo di CEO del gruppo Volkswagen e di Porsche AG, un ruolo che ha suscitato critiche da parte degli azionisti e del consiglio di fabbrica di VW. Blume mira a guidare sia il gruppo Volkswagen che Porsche AG "al cento percento", lasciando intendere la sua uscita dalla guida di Porsche, ma senza specificare una tempistica concreta.

Blume è fiducioso che gli investitori continueranno a riconoscere il valore delle azioni di Porsche. In risposta alla retrocessione, Porsche sta attuando programmi di ristrutturazione con l'obiettivo di vedere prezzi delle azioni più elevati. Il CEO della società rimane ottimista, esprimendo la sua convinzione che Porsche tornerà nell'indice DAX in futuro.

Porsche AG è diventata pubblica alla fine di settembre 2022, segnando una delle più grandi IPO della storia economica tedesca. La retrocessione di Porsche dal DAX all'MDAX serve come promemoria che anche le società consolidate possono essere influenzate dalle fluttuazioni del mercato e dalla necessità di adattarsi continuamente nel panorama imprenditoriale odierno in rapido cambiamento.

Altre società potrebbero essere influenzate in futuro se sperimenteranno simili cali del valore di mercato o del volume di trading rispetto ai loro pari durante queste valutazioni regolari degli indici. Mentre l'industria automobilistica tedesca affronta questi tempi difficili, rimane da vedere quali società emergeranno come leader nella transizione verso la mobilità elettrica e sostenibile.

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