Come affrontare il rimorso di una disapprovazione
Nell'intricata trama dei rapporti umani, pochi sono così complessi e impegnativi come quelli tra genitori e figli. Questo articolo intende fare luce sulle difficoltà che possono sorgere in tali relazioni, soprattutto quando una o entrambe le parti hanno disturbi della personalità, e offrire consigli per la riparazione e la guarigione.
Un disturbo di personalità è un modello profondamente radicato e inadatto di comportamento, che causa difficoltà a lungo termine nei rapporti personali o nell'adattamento sociale. Nel contesto dei rapporti genitori-figli, questo può portare a legami tesi e difficoltà nel mantenere relazioni strette.
Un problema comune è il Sindrome di Alienazione Genitoriale Narcisistica, una condizione in cui un genitore narcisista manipola il figlio per farlo respingere dall'altro genitore. Questa manipolazione può assumere la forma di insegnare al bambino a odiare l'altro genitore, utilizzare la comunicazione non verbale per implicare che l'ambiente dell'altro genitore è insalubre, e utilizzare il bambino come arma per ferire l'altro genitore.
Un altro problema è il trauma dell'attaccamento, che può derivare da una separazione temporanea dalla madre a causa di abuso, negligenza o altri motivi. Questo trauma, se non affrontato, può portare a problemi relazionali successivi, particolarmente con la madre o con chiunque offra intimità e cure.
Il respingimento di un genitore da parte di uno o più figli può causare un'intensa sofferenza, spesso paragonata alla tradimento di un coniuge o di un genitore. Per un genitore che non è abusivo ma trova il respingimento del figlio innaturale e insalubre, questa sofferenza può essere particolarmente acuta.
Per riparare un rapporto danneggiato con un figlio, i seguenti consigli possono essere utili:
- Non idealizzare il figlio o il rapporto: riconosce che tutte le relazioni hanno i loro alti e bassi, e che entrambe le parti hanno i loro difetti.
- Chiedere al figlio cosa gli serve per riparare il rapporto: mostrare un genuino interesse nel capire la prospettiva e i bisogni del figlio.
- Imparare a lasciare andare quando i figli scelgono un percorso con cui non si è d'accordo: rispettare la loro autonomia e fidarsi della loro capacità di prendere decisioni.
- Non supplicare attenzione o perdono: dimostrare rispetto per se stessi e evitare di comportarsi in modo che possa essere visto come manipolativo.
- Lamentare la perdita del rapporto: permettersi di sentire il dolore e di elaborarlo, invece di reprimerlo.
- Vivere un giorno alla volta: concentrarsi su piccoli passi verso la riparazione, invece di cercare di risolvere il problema tutto in una volta.
- Non pretendere rispetto: il rispetto deve essere guadagnato, non richiesto.
- Non agire sui sentimenti di difensività: rispondere con calma e razionalmente, invece di reagire emotivamente.
- Essere empowerment e non lasciare che il figlio rubi il potere personale: mantenere la propria identità e autostima, e non permettere al figlio di controllare le proprie emozioni o azioni.
I figli che respingono i loro genitori possono avere il Sindrome di Alienazione Genitoriale Narcisistica, trauma dell'attaccamento o disturbi della personalità. In tali casi, può essere necessario l'aiuto professionale per entrambi il genitore e il figlio.
In conclusione, riparare un rapporto genitori-figli danneggiato è un compito impegnativo ma non impossibile. Capendo le questioni sottostanti, adottando un approccio proattivo e cercando aiuto quando necessario, è possibile guarire e ricostruire questi legami importanti.
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