Salta al contenuto

Centinaia di persone arrestate dalle autorità durante una manifestazione a Londra a sostegno dell'organizzazione vietata Palestina Azione.

Manifestanti a Londra rischiano l'arresto: oltre 800 persone fermate per manifestare contro il bando di Palestine Action, inserito nel elenco delle organizzazioni terroristiche dal governo. Il numero degli arresti è salito a circa 1.600, con molte persone fermate per aver esibito pacificamente...

Manifestanti che appoggiano Palestine Action, un'organizzazione proibita, assistono all'arresto di...
Manifestanti che appoggiano Palestine Action, un'organizzazione proibita, assistono all'arresto di circa 900 individui da parte delle autorità di Londra

Centinaia di persone arrestate dalle autorità durante una manifestazione a Londra a sostegno dell'organizzazione vietata Palestina Azione.

Nel cuore di Londra, si sta sviluppando da mesi una questione controversa. La decisione del governo britannico di proibire Palestine Action, un gruppo formato nel 2020 per portare avanti proteste dirette contro l'offensiva israeliana a Gaza, ha scatenato un'ondata di proteste e ricorsi legali.

La mossa del governo, attuata a luglio, ha reso punibile con fino a 14 anni di carcere l'adesione o il sostegno al gruppo. Questa proibizione è stata adottata dopo che gli attivisti hanno vandalizzato aerei in una base della Royal Air Force. All'epoca, la Segretaria dell'Interno, Yvette Cooper, ha affermato che Palestine Action non è un'organizzazione non violenta.

Il divieto ha portato a un significativo aumento delle arresti. Da quando è stato attuato, oltre 1.600 persone sono state fermate, con 890 arresti effettuati durante una sola manifestazione a Londra. La maggior parte di questi arresti (857) è stata effettuata ai sensi della legge sul terrorismo per il sostegno a un'organizzazione proibita.

Si riporta che le azioni di Palestine Action hanno causato milioni di sterline di danni e hanno influito sulla sicurezza nazionale. Tuttavia, la cofondatrice del gruppo, Huda Ammori, ha condannato la decisione del governo come "catastrofica" per le libertà civili.

Il gruppo ha trovato sostegno da fonti inaspettate, tra cui la popolare autrice irlandese Sally Rooney. Palestine Action ha anche preso di mira strutture di proprietà della società israeliana Elbit Systems UK, oltre ad altri siti ritenuti legati all'esercito israeliano.

Il ricorso contro la decisione di proibire Palestine Action è stato presentato da uno dei fondatori del gruppo. Il processo è previsto per il 25 settembre, anche se l'anno esatto non è specificato nei risultati della ricerca. Palestine Action ha ottenuto l'autorizzazione della Corte Suprema per contestare il divieto, una decisione che il governo sta cercando di ribaltare.

Defend Our Juries, un gruppo di campagne che ha organizzato la protesta, ha dichiarato che 1.500 persone hanno partecipato alla manifestazione fuori dal Parlamento. Uno dei manifestanti, Mike Higgins, un uomo di 62 anni cieco e in sedia a rotelle, è stato arrestato lo scorso mese ma è tornato a manifestare sabato.

Il capo degli diritti umani delle Nazioni Unite, Volker Türk, ha espresso preoccupazione per l'applicazione delle leggi antiterrorismo a comportamenti che non sono terroristici. Ha criticato la posizione del governo britannico sulla questione, affermando che "abusa della gravità e dell'impatto del terrorismo".

Questa questione continua a dividere le opinioni nel Regno Unito, con alcuni che vedono le azioni di Palestine Action come atti necessari di disobbedienza civile e altri che le vedono come pericolose e dannose per la sicurezza nazionale. Il processo imminente dovrebbe fare luce su questa questione complessa e sensibile.

Leggi anche:

Più recente