Calcoli e analisi di probabilità
Il Futuro Politico del Quebec al Centro dell'Attenzione
Il panorama politico del Quebec si sta profilando come un tema chiave nei prossimi incontri di gabinetto, con questioni come la sovranità, l'immigrazione e il futuro economico al primo piano.
Il premier del Quebec, François Legault, ha espresso la sua disponibilità a compromessi, tranne che su questioni riguardanti la gestione degli approvvigionamenti e la lingua francese. Ha anche proposto di utilizzare il Consiglio della Federazione per discutere della spesa militare.
Nel frattempo, nella sfera federale, il primo ministro liberale Mark Carney ha suscitato scalpore. È stato cauto nel fare promesse concrete ai suoi omologhi provinciali e territoriali, dichiarando che, se i negoziati con Trump falliscono, "vedremo".
Il prossimo bilancio federale, che il Ministro delle Finanze François-Philippe Champagne presenterà quest'autunno, potrebbe alimentare gli argomenti che il forte aumento del debito federale minaccia la sovranità e il futuro economico del Quebec. Ciò potrebbe potenzialmente rafforzare il sostegno ai movimenti per la sovranità all'interno della provincia.
L'ascesa della sovranità dei giovani è un tema caldo, in particolare al Congresso della Gioventù Liberale. I giovani del Quebec sono ora più probabili nel sostenere la sovranità rispetto ai loro omologhi della generazione del baby boomer, con il 42% dei giovani del Quebec che sostiene la sovranità rispetto al 36% dei baby boomer.
Il Parti Quebec, guidato da Paul St-Pierre Plamondon, sta promuovendo un terzo referendum sulla sovranità del Quebec. St-Pierre Plamondon ha descritto Mark Carney come una "minaccia esistenziale per il Quebec", citando l'appuntamento di Mark Wiseman come consigliere di Carney come prova. Resterà da vedere se le nuove soglie di immigrazione che il governo prevede di presentare quest'autunno confermeranno le affermazioni di St-Pierre Plamondon.
In risposta alle preoccupazioni per un terzo referendum, Lucien Bouchard, un ex premier del Quebec, ha espresso le sue preoccupazioni riguardo alla promessa di PSPP. Tuttavia, St-Pierre Plamondon ha risposto che non fa politica basandosi su "calcoli di probabilità", ma piuttosto sulle sue convinzioni e sull'interesse pubblico.
Pablo Rodriguez, il Ministro federale della Patrimoniostà Canadese, ha espresso la sua opposizione all'indipendenza, dichiarando che ha l'obbligo di dire ai giovani perché l'indipendenza "non è una buona idea".
Secondo l'ultimo sondaggio di Léger, solo il 36% dei Quebecers voterebbe Sì in un referendum, rispetto al 64% che voterebbe No. Tuttavia, il sostegno al Parti Quebec ha registrato un aumento di cinque punti rispetto all'ultimo sondaggio di giugno, con un vantaggio di quasi 30 punti tra i votanti francofoni.
Konrad Yakabuski, un opinionista di Montreal per il Globe and Mail, segue da vicino questi sviluppi. Le sue riflessioni offrono prospettive preziose sulla complessa ragnatela di dinamiche politiche che si stanno svolgendo in Quebec e in Canada.
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