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BMW: Germania si oppone all'aumento dei dazi doganali

Il CEO del gruppo BMW, Oliver Zipse, ha espresso il suo disaccordo riguardo alle tariffe UE proposte sulle importazioni di EV dalla Cina, chiedendo al governo guidato da Olaf Scholz di opporsi alla legislazione.

Il Chief Executive di BMW sostiene che la Germania voti negativamente sull'Unione Europea riguardo...
Il Chief Executive di BMW sostiene che la Germania voti negativamente sull'Unione Europea riguardo alle nuove tariffe proposte.

BMW: Germania si oppone all'aumento dei dazi doganali

L'Unione Europea (UE) sta per discutere l'imposizione di dazi definitivi fino al 45% sulle importazioni di veicoli elettrici cinesi questo venerdì. Questa mossa ha scatenato l'opposizione di diversi attori chiave, tra cui Germania e Spagna, due dei quattro maggiori economie del blocco.

Oliver Zipse, CEO del BMW Group, e Ola Källenius, CEO di Mercedes-Benz, hanno entrambi espresso le loro preoccupazioni riguardo ai potenziali dazi. Zipse esorta il governo di Olaf Scholz a votare contro la misura, credendo che la prosperità economica della Germania sia in gioco a causa dei mercati globali aperti e del libero commercio.

Lo scorso anno, il valore delle esportazioni del settore automotive tedesco verso la Cina ha raggiunto i 26,3 miliardi di euro, mentre le importazioni di auto e componenti dalla Cina sono state valutate in 6,8 miliardi di euro. Se i dazi venissero applicati, questi numeri potrebbero essere significativamente influenzati, potenzialmente danneggiando le aziende tedesche a livello globale, secondo Zipse.

La posizione del BMW Group si allinea con altri produttori di automobili tedesche, che sono anch'essi contrari all'imposizione di dazi. Il CEO di Volkswagen, Oliver Blume, ha espresso preoccupazioni simili riguardo a un possibile conflitto commerciale con la Cina.

L'intenzione dell'UE di imporre dazi sulle importazioni di EV dalla Cina non è stata universalmente sostenuta. È necessario un consenso qualificato di 15 Stati membri che rappresentano il 65% della popolazione del blocco per bloccare la misura. Tuttavia, i risultati della ricerca non contengono i nomi dei 13 altri Stati membri dell'UE che partecipano al voto previsto sui dazi per le importazioni di veicoli elettrici cinesi.

Zipse teme che un possibile conflitto commerciale potrebbe portare solo a perdenti. Egli crede che invece di imporre dazi, l'UE dovrebbe concentrarsi sull'apertura dei mercati globali e sulla collaborazione con la Cina nella transizione verso la mobilità sostenibile. Källenius fa eco a questo sentimento, chiedendo l'apertura dei mercati globali.

Mentre la discussione si svolge questo venerdì, resta da vedere se l'UE procederà con i dazi proposti o ascolterà le preoccupazioni dei suoi Stati membri e dell'industria automotive. L'impatto potenziale sull'industria automotive globale e sulle relazioni commerciali tra l'UE e la Cina è in bilico.

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