Azioni di una società di moda israeliana contro la carestia a Gaza
In un gesto senza precedenti, la catena di moda israeliana Comme il faut ha lanciato una campagna contro la fame nella Striscia di Gaza. La campagna, denominata "Resist Hunger", viene condotta sui social media come Facebook, Twitter, Whatsapp e Instagram. Lo slogan della campagna è scritto in inglese, arabo e ebraico: " Fermiamo la fame a Gaza - incluso gli ostaggi".
La campagna presenta immagini di chef israeliani vestiti di nero e un cuoco che tiene pentole vuote su uno sfondo nero, simbolo della situazione drammatica nella regione. Come il faut ha scritto sul suo sito web, "La gente muore di fame a pochi chilometri da noi". La direttrice della catena, Romi Kaminer Goldfainer, ha dichiarato di aver sentito il bisogno di "gridare per conto di coloro che non possono".
La campagna ha ricevuto sia sostegno che critiche aspre. Mentre alcuni lodano l'iniziativa, altri mettono in discussione il suo tempismo e il suo impatto. La campagna si svolge in un momento di tensioni politiche tra Israele e i territori palestinesi, con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu che esige la resa e il disarmo di Hamas, che lo respinge categoricamente.
Nel frattempo, il Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR) ha dichiarato una carestia nella città di Gaza e in alcune aree limitrofe. Tuttavia, Netanyahu ha respinto il rapporto del CICR come "menzogna totale". La valutazione del CICR si basa apparentemente su informazioni false dall'organizzazione terroristica islamica Hamas, che controlla l'autorità sanitaria a Gaza.
La proposta di Witkoff, un'iniziativa per un cessate il fuoco, prevedeva un cessate il fuoco di 60 giorni con il rilascio iniziale di dieci ostaggi in cambio di prigionieri palestinesi. Le famiglie degli ostaggi israeliani hanno richiesto il ripristino immediato dei negoziati. Una dichiarazione del Forum delle Famiglie chiede la convocazione di squadre di negoziatori e il loro mantenimento al tavolo dei negoziati fino alla conclusione di un accordo.
Netanyahu ora insiste su un accordo completo che comporti il rilascio immediato di tutti gli ostaggi. Despite the political impasse, Comme il faut remains committed to its campaign against hunger. The fashion chain's efforts underscore the potential role of businesses in humanitarian efforts, with Romi Kaminer Goldfainer likening fashion to food and culture, stating that it is a political matter.
The campaign on Instagram received both support and sharp criticism, reflecting the complexities of the situation. Despite the challenges, Comme il faut's initiative marks a significant step in raising awareness about the ongoing hunger crisis in the Gaza Strip. The campaign is the first of its kind by an Israeli company, signalling a potential shift in corporate involvement in humanitarian causes.
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