Avanzi medici senza precedenti: esplorare il campo della terapia con le cellule T del veicolo
In ottobre 2017, Nicole Zaleski-Conine, 44enne madre di cinque figli, viveva una vita frenetica a Irondequoit. Lavorava come parrucchiera e aiutava il marito a gestire un'attività, trascorrendo gran parte del suo tempo sui campi sportivi, accompagnando i figli agli allenamenti e alle partite. Tuttavia, la sua vita ha subito un brusco cambiamento a dicembre 2017, quando i suoi sintomi sono peggiorati drasticamente.
Un mese dopo, a gennaio 2018, le è stato diagnosticato un linfoma follicolare che si era trasformato in linfoma a grandi cellule B diffuso. Di fronte a questa difficile diagnosi, Zaleski-Conine ha trovato speranza in un trattamento all'avanguardia: la terapia con cellule T CAR.
Il processo è iniziato con le sue cellule T filtrate dal suo sistema immunitario e inviate a un laboratorio in California, gestito da Kite Pharma. Il laboratorio ha manipolato geneticamente queste cellule per farle riconoscere una proteina associata al linfoma a cellule B.
Dopo la sua prima chemio, Zaleski-Conine ha sofferto di sindrome da lisi tumorale, un'emergenza che si verifica quando un gran numero di cellule cancerose muore rapidamente e inondano il sangue di tossine. È stata ricoverata in terapia intensiva dell'ospedale Strong Memorial di UR Medicine, dove ha trascorso un periodo critico.
Nonostante queste sfide, Zaleski-Conine è rimasta determinata a recuperare. Si è sfidata a camminare ogni giorno e a lavorare attraverso la riabilitazione. Il suo oncologo, Carla Casulo, M.D., e il specialista di Wilmot per la terapia con cellule T CAR, Patrick Reagan, M.D., hanno collaborato per somministrare il trattamento.
L'infusione è avvenuta il 29 maggio 2018. Come previsto, Zaleski-Conine ha sperimentato numerosi effetti collaterali, ma ha continuato a lottare. Oggi, rimane stabile, un testimone del potere della ricerca e della medicina straordinaria.
Zaleski-Conine esprime la sua gratitudine verso il personale dell'Istituto oncologico Wilmot, in particolare il dott. Saad Kenderian, lo specialista della terapia con cellule T CAR che l'ha trattata. È grata per la seconda possibilità di vita che questo trattamento innovativo le ha dato.
In un mese, il cancro era scomparso. La storia di Zaleski-Conine serve come faro di speranza per coloro che affrontano battaglie simili, dimostrando il potenziale della terapia con cellule T CAR nella lotta contro il cancro.
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