Aumento delle tariffe e prestiti a lungo termine - un rischio per gli acquirenti e i concessionari
Nel primo trimestre del 2025, il panorama del finanziamento auto ha mostrato alcuni cambiamenti notevoli. Secondo i dati più recenti di Edmunds, quasi uno su cinque acquirenti di nuovi veicoli (19,8%) ha optato per un prestito di sette anni, una tendenza che indica uno sforzo finanziario crescente per i consumatori.
Un fattore che potrebbe contribuire a questa tendenza è l'aumento dei prezzi dei veicoli a causa delle tariffe. Questi costi più elevati si traducono in importi di prestito più grandi per i consumatori che necessitano di finanziamenti. Nel Q1 2025, solo l'1% dei prestiti offerti aveva zero interessi, a differenza dei periodi precedenti.
Un'altra importante novità è l'aumento dei pagamenti a quattro cifre. Nel Q1 2025, il 17,7% dei nuovi acquirenti di auto ha dichiarato di avere rate mensili a quattro cifre, in calo rispetto al Q4 2024 ma sostanzialmente invariato rispetto all'anno precedente.
L'incertezza riguardo alle tariffe rappresenta una sfida per i concessionari. La durata delle tariffe è incerta e, se durassero per l'intero mandato di Trump, i concessionari potrebbero affrontare una scarsità di scorte. Inoltre, se le tariffe venissero eliminate poco dopo che un concessionario ha acquistato un veicolo usato costoso, ciò potrebbe comportare perdite significative per il concessionario.
La volatilità delle tariffe potrebbe anche comportare sfide logistiche, in particolare riguardo all'acquisizione e al recondizionamento dei veicoli usati. Le parti di ricambio per i veicoli potrebbero diventare più costose e rare a causa delle tariffe, aumentando le complessità per i concessionari.
Alcuni produttori stanno cercando di agevolare i problemi di accessibilità. Ford e Stellantis, ad esempio, offrono il prezzo per i dipendenti sui loro veicoli, una mossa strategica per guadagnare popolarità. Tuttavia, non c'è alcun riferimento diretto nel testo fornito ad altri produttori che affrontano questi problemi.
Jessica Caldwell, responsabile delle analisi di Edmunds, suggerisce che la spinta per il prezzo per i dipendenti potrebbe essere dovuta a un tentativo di ridurre l'eccesso di scorte. Caldwell sostiene anche che un acquirente di auto su cinque è finanziariamente sotto pressione con prestiti di sette anni, una tendenza preoccupante che evidenzia la necessità di opzioni di finanziamento accessibili.
Nonostante queste sfide, i pagamenti mensili dell'auto di $1.000 o più rimangono storicamente elevati. Un numero crescente di nuovi acquirenti di auto opta per prestiti di 84 mesi per gestire questi pagamenti, una tendenza che potrebbe avere implicazioni a lungo termine per la salute finanziaria dei consumatori.
In conclusione, il panorama del finanziamento auto nel Q1 2025 è caratterizzato da prestiti più lunghi, pagamenti più elevati e uno sforzo finanziario crescente per i consumatori. L'incertezza riguardo alle tariffe aggiunge alle sfide affrontate dai concessionari, mentre alcuni produttori cercano di agevolare i problemi di accessibilità attraverso il prezzo per i dipendenti. Resterà da vedere come queste tendenze si evolveranno nei mesi a venire.