Atleti internazionali che brillano oltre i confini
Nella ricca trama della storia dello sport italiano, un gruppo di atleti provenienti dalle regioni di confine dell'Istria, Fiume e Dalmazia ha lasciato un'impronta indelebile. Le loro storie, spesso segnate dall'esilio e dalle difficoltà, sono un tributo alla resilienza e alla determinazione.
I fratelli Varglien, Mario e Giovanni, sono stati pilastri della squadra della Juventus che ha vinto cinque Scudetti consecutivi negli anni '30. Nati a Fiume, erano conosciuti come glorie fiumane, i loro nomi incisi negli annali del calcio italiano.
Rodolfo Ostromann, attaccante del Milan e della Triestina, era un esule dalle regioni di confine. Ulderico Sergo, un altro pugile di confine, era nato a Fiume quando la città apparteneva all'Impero Austro-Ungarico. La carriera di pugile di Sergo è stata straordinaria. Ha vinto i Golden Gloves a Chicago per quattro volte e l'oro alle Olimpiadi di Berlino del 1936 nella categoria dei pesi gallo.
Mario Andretti, il famoso pilota di corsa, originario della provincia di Pola, ha ricordato il suo tempo in un campo profughi a Lucca prima della sua carriera di corse internazionali. Nino Benvenuti, una leggenda del pugilato italiano, è nato sull'isola dell'Istria, che in seguito è passata sotto il controllo jugoslavo. I combattimenti di Benvenuti contro Emile Griffith per il titolo mondiale dei pesi medi hanno tenuto svegli milioni di fan.
Orlando Sirola, un tennista, si è trasferito da Fiume a Latina e è diventato campione italiano di tennis per dieci volte con Nicola Pietrangeli. Agostino Straulino, campione olimpico di vela, era anche un nativo di Fiume.
Il libro "Lamberto Gherpelli, Campioni del Confine. Gli Istriani, Fiumani e Giuliano-Dalmati Esuli che Hanno Rendere Grande lo Sport Italiano" illumina queste e molte altre storie. Gli autori del libro non sono pubblicati. Il libro serve a ricordare ai lettori che i confini non sono solo barriere, ma anche osmosi, scambio e ricchezza.
Fulvio Tomizza, nato a Materada, nell'Istria, ha osservato l'ironia di non capire o onorare i rifugiati italiani dell'Istria. Il Giorno del Ricordo per le Vittime delle Foibe e dell'Esodo dall'Istria e dalla Dalmazia è stato istituito nel 2004 e cade il 10 febbraio di ogni anno.
Ezio Loik, un calciatore morto nella tragedia del Superga con la Grande Torino, era nato a Fiume. Cesare Rubini, medaglia d'oro nel polo acquatico alle Olimpiadi di Londra del 1948, ha poi vinto cinque titoli come giocatore e quindici come allenatore nella pallacanestro.
Ottavio Missoni, campione mondiale studentesco di atletica nel 1939 e partecipante alle Olimpiadi di Londra del 1948, è un altro nome di questa regione. Le storie di questi atleti ci ricordano l'
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