Alkermes ha dimostrato la superiorità su Takeda in una sperimentazione di metà fase per il trattamento della narcolessia, poiché il loro farmaco risolve efficacemente i problemi cognitivi.
In un importante sviluppo, la società biotecnologica Alkermes ha annunciato i piani per avanzare il suo agonista selettivo del recettore dell'orexina 2, Alixorexton, nella fase III degli studi clinici entro il primo trimestre del 2026. Questa notizia è stata data al Congresso Mondiale del Sonno 2025.
Alkermes sta attualmente arruolando pazienti per due studi di fase II, chiamati Vibrance-2 e Vibrance-3, per testare Alixorexton nella narcolessia di tipo 2 e nell'ipersonnia idiopatica, rispettivamente. La società non ha condiviso dettagli specifici su questi studi nella sua dichiarazione.
Lo studio di fase II per il farmaco contro la narcolessia di tipo 1, Alixorexton, è stato un successo, con i pazienti che hanno riportato un miglioramento della veglia, della cognizione e una riduzione della stanchezza in un periodo di sei settimane. Inoltre, tutti i pazienti hanno segnalato "nessuna o minima" compromissione cognitiva.
Rispetto a TAK-861, Alixorexton ha mostrato minori effetti collaterali, compresi i tassi di insonnia. Inoltre, Alkermes ha dimostrato una migliore tollerabilità, con solo un paziente che ha interrotto lo studio Vibrance-1.
Gli analisti di Stifel hanno visto i dati con un ottimismo cautelativo, notando che i miglioramenti nella latenza del sonno erano migliori del 25% rispetto ai dati di fase III segnalati da Takeda per TAK-861. Tuttavia, Takeda non ha ancora condiviso i dati sui miglioramenti della cognizione o sui tassi di interruzione al Congresso Mondiale del Sonno.
Le azioni di Alkermes sono scese di circa il 8,75% nella mattinata di lunedì, probabilmente a causa dell'atteggiamento cauto degli investitori verso gli annunci della società.
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Mentre il Congresso Mondiale del Sonno continua, Takeda condividerà ulteriori dati sui concorrenti di Alixorexton in presentazioni orali e poster. I dati sulla cognizione sono stati particolarmente interessanti, poiché la maggior parte dei pazienti ha segnalato una compromissione cognitiva alla baseline che è stata quasi completamente risolta.
Il profilo LinkedIn dell'autore di questo articolo è Dan Samorodnitsky. Restate sintonizzati per ulteriori aggiornamenti su Alixorexton e altri sviluppi farmaceutici.
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