AI: sfidare o rimodellare il panorama dei vostri doveri di sicurezza informatica?
Nel mondo in rapido cambiamento della cybersecurity, un importante sviluppo si profila all'orizzonte. CompTIA, principale fornitore di certificazioni IT, prevede di lanciare il programma di certificazione SecAI a partire dal Q1 del 2026. Questo progetto mira a fornire ai professionisti della cybersecurity competenze pratiche in AI per contrastare le minacce emergenti, integrare l'AI nelle operazioni di sicurezza, difendersi dagli attacchi guidati dall'AI e garantire il rispetto degli standard etici e di governance dell'AI.
Il programma di certificazione SecAI è progettato per professionisti della cybersecurity con almeno tre anni di esperienza in un lavoro di base nella cybersecurity. Con il paesaggio della cybersecurity che diventa sempre più complesso, questo progetto potrebbe offrire un modo più standardizzato per le aziende di valutare le competenze in AI dei candidati.
Mentre il mercato del lavoro per i professionisti della cybersecurity sembra essere in fase discendente, l'integrazione dell'AI nella cybersecurity potrebbe potenzialmente portare a risparmi sui costi. Uno studio ha rilevato che le aziende che hanno automatizzato parti del loro programma di cybersecurity possono risparmiare una media di 1,7 milioni di dollari all'anno. Questa efficienza potrebbe essere un faro di speranza nel mercato del lavoro attuale.
In modo interessante, alcune aziende hanno iniziato a concentrarsi su misure legate all'AI sin dal 2023. Questi sforzi includono l'uso di tecniche avanzate come il calcolo neuromorfico per la rilevazione in tempo reale delle minacce e il riconoscimento delle anomalie.
Tuttavia, le preoccupazioni riguardo ai licenziamenti legati all'AI persistono. Thibodeaux si chiede se le previsioni di licenziamenti di massa nel campo della cybersecurity siano esagerate, mentre Diamond sostiene che il problema più grande nella cybersecurity non è l'AI, ma l'EQ (quoziente di intelligenza emotiva).
Un'indagine di 1.100 membri dell'ISC2 ha rilevato che il 56% ritiene che l'AI renderà obsolete "alcune parti" del loro lavoro. Tuttavia, quando interrogati dalla Cloud Security Alliance, solo il 12% dei professionisti della sicurezza ritiene che il loro ruolo sarà reso completamente obsoleto dall'AI.
Mentre le aziende come CrowdStrike pianificano di licenziare 500 persone come parte di un maggiore emphasis strategico sull'AI, la certificazione SecAI potrebbe offrire una scialuppa di salvataggio per i professionisti della cybersecurity che cercano di stare al passo con i tempi.
Inoltre, gli esperti suggeriscono che i lavoratori della sicurezza possono aumentare il loro valore sul mercato affilando le loro competenze umane come la letteratura aziendale e la comunicazione. Le competenze in AI sono richieste nel settore della cybersecurity, con i dati di CyberSeek che indicano che il 10% di tutti i posti di lavoro nella cybersecurity richiedono competenze in intelligenza artificiale.
Questo spostamento verso l'AI nella cybersecurity non è un fenomeno nuovo. Già nel 2016, un articolo di CSO prevedeva che l'AI avrebbe preso alcuni lavori nell'industria della cybersecurity. Man mano che ci avviciniamo al 2026 e al lancio della certificazione SecAI di CompTIA, sembra che questa previsione si stia avverando.
In conclusione, il programma di certificazione SecAI offre un'opportunità promettente per i professionisti della cybersecurity di adattarsi al paesaggio
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