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Agenti negli Stati Uniti hanno confiscato il malware Rapper Bot, e un uomo dell'Oregon ora affronta accuse per il suo presunto coinvolgimento.

Le autorità hanno smantellato un'ampia impresa di hacking su commissione collegata ad attacchi informatici internazionali e hanno incriminato il presunto mandante.

Gli ufficiali degli Stati Uniti sequestrano il 'bot dello scrittore di rap' malware; un residente...
Gli ufficiali degli Stati Uniti sequestrano il 'bot dello scrittore di rap' malware; un residente dell'Oregon affronta accuse

Agenti negli Stati Uniti hanno confiscato il malware Rapper Bot, e un uomo dell'Oregon ora affronta accuse per il suo presunto coinvolgimento.

In un importante sviluppo nel campo della cybersecurity, l'operazione del famigerato servizio di noleggio del botnet Rapper Bot è stata smantellata. Il sospetto dietro questo attacco informatico globale, un uomo di 22 anni dell'Oregon, è stato incriminato dal sistema giudiziario degli Stati Uniti ma rimane ancora a piede libero.

Nel corso di circa due anni, dal 2023 al 2025, Rapper Bot ha lanciato un'impressionante quantità di 370.000 attacchi, colpendo oltre 45.000 dispositivi compromessi in quasi 40 paesi. Il botnet, che affittava i suoi servizi agli attaccanti, era responsabile di assalti di breve durata che potevano costare alle vittime tra i $500 e i $10.000.

Alcuni di questi attaccanti hanno utilizzato il potere di Rapper Bot per estorcere pagamenti dalle vittime, sfruttando le capacità del botnet per il proprio guadagno. Tuttavia, poiché le autorità hanno sequestrato la sua infrastruttura, non è stata rilevata alcuna nuova attività maliziosa da parte di Rapper Bot. Gli investigatori credono che non siano presenti server di backup sotto il controllo di altri operatori per Rapper Bot.

In una piega interessante, le operazioni di Rapper Bot hanno aggiunto una funzionalità di mining di criptovalute nel 2023, con l'obiettivo di generare entrate aggiuntive. Questa funzionalità, pur non essendo direttamente dannosa per i dispositivi compromessi, ha contribuito ai guadagni finanziari del botnet.

Il sospetto, identificato solo come Foltz, è accusato di aver aiutato e istigato intrusioni informatiche. Se condannato, potrebbe affrontare una pena detentiva massima di 10 anni. Nonostante il mandato di arresto emesso, Foltz rimane ancora a piede libero.

Mentre il mondo cyber continua ad evolversi, così devono farlo anche i nostri sforzi per proteggerlo. Lo smantellamento di Rapper Bot serve come promemoria dell'importanza della vigilanza e della cooperazione di fronte alle minacce informatiche. Inoltre, evidenzia le possibili conseguenze per coloro che scelgono di impegnarsi in attività informatiche maliziose.

State al sicuro online e ricordate: la vostra sicurezza digitale è responsabilità di tutti.

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