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Accusa di audit dell'UE suscita proteste: i critici definiscono l'indagine un attacco politico da parte di Bruxelles

Secondo i Patrioti d'Europa, Bruxelles starebbe applicando norme finanziarie contro di loro, sebbene un gruppo correlato sia stato sciolto senza alcun legame con loro.

Audit UE criticata dai Patrioti come attacco politico percepito
Audit UE criticata dai Patrioti come attacco politico percepito

Accusa di audit dell'UE suscita proteste: i critici definiscono l'indagine un attacco politico da parte di Bruxelles

In una recente svolta, la Commissione per il controllo dei bilanci del Parlamento europeo (CONT) ha deciso di far ricadere sulla fazione politica nota come Patrioti per l'Europa (PfE) la responsabilità di oltre 4 milioni di euro presumibilmente utilizzati in modo improprio dal gruppo Identità e Democrazia (ID) ora sciolto.

Stando a un rapporto del deputato europeo Niclas Herbst, la fazione politica PfE è stata ritenuta responsabile dei fondi originariamente associati al gruppo ID. Tuttavia, i Patrioti hanno respinto queste accuse, definendole un tentativo politicamente motivato di screditare il terzo gruppo più grande del Parlamento europeo.

Tamás Deutsch, coordinatore di PfE nella Commissione per il controllo dei bilanci, ha dichiarato che collegare il gruppo Patrioti per l'Europa alle presunte responsabilità finanziarie o legali del vecchio gruppo ID è del tutto inaccettabile. Il gruppo ha fatto notare che solo cinque delle sue 14 delegazioni avevano mai fatto parte del gruppo ID e che la formazione ID aveva già rimborsato oltre 2,6 milioni di euro al Parlamento, risolvendo le proprie responsabilità finanziarie.

I Patrioti hanno accusato il Parlamento di utilizzare il controllo finanziario come strumento nelle battaglie politiche europee e di tentare di eliminarli dalla scena politica utilizzando strumenti burocratici simili a quelli dei regimi totalitari. Hanno richiesto che tutti i gruppi parlamentari siano sottoposti ai medesimi controlli e alla massima trasparenza sui bandi pubblici e sui contratti di servizio assegnati dal 2019.

Il gruppo ha sostenuto che la democrazia in azione non può significare prendere di mira un gruppo mentre si proteggono gli altri. Affermano che il Parlamento sta applicando il doppio standard nei controlli finanziari, poiché i due maggiori gruppi - i Socialisti e il Partito del Popolo Europeo - gestiscono budget rispettivamente di 68,5 milioni di euro e 85,2 milioni di euro senza subire una simile scrutiny.

Il servizio finanziario del Parlamento (DG FINS) sostiene che il gruppo Patrioti per l'Europa dovrebbe ora essere considerato "la prosecuzione economica sostanziale" dell'ID. Se confermato, il Bureau del Parlamento, guidato dalla presidente Roberta Metsola e dai vicepresidenti, avrebbe il potere di imporre il rimborso o azioni legali.

I Patrioti hanno sostenuto che simili azioni minano l'integrità del Parlamento e la fiducia dei cittadini europei. Hanno affermato che il controllo finanziario deve essere condotto in modo oggettivo e in piena conformità con le regole del Parlamento europeo, non applicato selettivamente per scopi politici.

Il caso ha suscitato controversie, con i Patrioti che denunciano un coordinato sforzo da parte della Sinistra, dei liberali e del PPE di utilizzare le procedure finanziarie come arma. Hanno anche respinto l'ipotesi che siano stati creati per evitare di pagare vecchi debiti, definendola infondata e diffamatoria.

Secondo il rapporto di Herbst, sono stati spesi in modo improprio 4.333.635,78 euro dell'ID tra il 2019 e il 2024. Il Parlamento "non può permettere che le famiglie politiche si limitino a ribrandizzarsi e sfuggire alle responsabilità", ha dichiarato l'eurodeputato.

I Patrioti hanno mantenuto la loro posizione, affermando di essere impegnati nella trasparenza e nella responsabilità nel Parlamento europeo e di continuare a lottare per i diritti dei cittadini europei. L'esito di questo caso è ancora da definire, ma serve come promemoria dell'importanza della responsabilità finanziaria e del potenziale per la manipolazione politica in tali processi.

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